Gina Agostini, presidente della Seac Film, è figlia d’arte. Ha ereditato l’attività e la passione di suo padre, Gino Agostini, che iniziò nel dopoguerra ad occuparsi di cinema mosso da una grande amore per la settima arte, insieme al suo socio Egidio Errani. Piccola impresa a prevalente partecipazione femminile con sede a Bologna, Seac Film, nata più di cinquant’anni fa, si occupa attualmente di distribuzione cinematografica e di gestione di sale cinema, ma in un recente passato è stata attiva anche nell’ambito della produzione. La proprietà dell’azienda è ancora riconducibile ai due soci fondatori attraverso Gina Agostini e Eugenio Fuschini, amministratore delegato e nipote di Errani.
“Il primo cinema gestito – ci racconta Gina Agostini – è stato l’Odeon. Oramai sono in pochi a ricordarlo, ma quando mio padre ed Egidio Errani lo rilevarono negli anni Ottanta era un cinema a luci rosse. Per Bologna fu una grande novità perché fu inaugurato il sistema a multisala nel centro storico. Si iniziò con tre sale per poi aggiungerne una quarta con la macchina di proiezione visibile al pubblico. Si è trattato di un’operazione in cui lo spirito imprenditoriale è sempre stato fortemente legato all’obiettivo di mantenere vivo un contesto culturale di valore sociale e aggregativo come lo spettacolo cinematografico. Col tempo all’Odeon si sono aggiunti il Rialto, il Roma d’Essai, l’Europa Cinema con la creazione e la gestione del Circuito Cinema Bologna”.
In questo ambito si è concretizzato ad ottobre dello scorso anno l’intervento del Fondo di garanzia per le Pmi gestito da Mediocredito Centrale, ci riferisce l’amministratore delegato Eugenio Fuschini. Un finanziamento di 300 mila euro della durata di 5 anni a fronte di investimenti, garantito all’80%, è stato utilizzato dall’azienda per innovare le sale tramite l’aggiornamento tecnologico delle apparecchiature di proiezione cinematografica. Il sostegno offerto dal Fondo all’imprenditoria femminile non è certo un caso isolato dal momento che l’anno scorso la sua operatività in questo ambito ha registrato una significativa crescita: 19.662 operazioni accolte (pari al 6,9% del totale a fronte dell’1,6% nel 2021), con una crescita del 22,2% rispetto al 2021 per un ammontare di finanziamenti pari a 2 miliardi di euro.
Tornando a Seac Film e, in particolare, alla sua attività di distribuzione, l’azienda presieduta da Gina Agostini, come agente per diverse case di distribuzione nazionali, opera al servizio degli esercizi cinematografici dell’Emilia-Romagna seguendo ogni nuovo film in tutte le fasi della commercializzazione: dal lancio promozionale al piazzamento nelle sale della regione, dalla gestione logistica delle copie digitali o in 35mm allo smistamento trailer, per finire con tutte le attività di fatturazione e gestione degli incassi.
Seac Film è oramai una realtà imprenditoriale consolidata a livello regionale che, però, non dimentica la lunga e avventurosa storia dei suoi fondatori. “Mio padre e il suo socio Errani – ci racconta ancora la Presidente Agostini – sono partiti tra mille difficoltà dalle piccole realtà locali romagnole e, nel fermento culturale che caratterizzava Bologna nel dopoguerra, hanno creato il C.R.E.E.C. (Consorzio regionale esercenti cinema) per assistere nell’attività di programmazione tutti i piccoli esercenti. Per i più giovani è difficile immaginare come in quegli anni ogni paese, anche il più piccolo, avesse il suo cinema. Poi ci fu l’espansione a livello nazionale con il C.I.D.I.F. (Consorzio italiano distributori indipendenti) che si è contraddistinto per l’impegno a far fronte all’espansione incontrollata delle grandi major. Un impegno che ha significato anche difendere il cinema italiano, che aveva alle spalle la grande lezione del Neorealismo, promuovendo l’affermazione dei suoi grandi talenti: dai fratelli Taviani, Pasolini, Lizzani, Scola, Ferreri, Zurlini, Montaldo fino a Moretti e Nuti”.
Un’attività culturale a tutto tondo, dunque, che Seac Film, nell’ambito del Circuito Cinema Bologna, prosegue promuovendo numerose attività culturali e formative come il Biografilm Festival, Sala Doc, Sala Bio, la rassegna “Quando il teatro incontra il cinema” e il progetto sperimentale Kinodromo@Europa Cinema per dare spazio e visibilità al cinema indipendente e agli autori meno noti al grande pubblico.
