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Tecnojest, la lampadina che gestisce i servizi domotici

È possibile attraverso una lampadina LED gestire tutti i servizi domotici di un ufficio o di una casa, rispondere alle telefonate, chattare con gli elettrodomestici, aprire la porta di casa, spegnere la tv o creare la giusta diffusione audio nell’ambiente? È sicuramente possibile, ma soltanto con LampaDotta®, un prodotto della PMI innovativa abruzzese Tecnojest che ha depositato l’apposito brevetto nel 2009.

L’azienda nasce nel 2001 per iniziativa di Maurizio Berardo che inizia la sua carriera professionale nel 1979 in una multinazionale che si occupa di quelli che una volta venivano chiamati i cervelloni elettronici. Dal 1996 Berardo si proietta nel pioneristico mondo di chi tenta di trasformare le telefonate analogiche in stringhe di dati da far passare attraverso collegamenti tra computer. In poco più di venti anni di attività Tecnojest è diventata uno dei maggiori attori a livello mondiale per la telefonia VolP in ambito pubblico.

Ma l’attività di Tecnojest non si ferma qui. L’azienda progetta infatti soluzioni hardware e software con un approccio tecnologico basato su due principi fondamentali: l’energy saving, per coniugare alte prestazioni con un basso consumo energetico, e il digital life simplifier, per rendere la tecnologia più semplice e gestibile mettendola al servizio della vita quotidiana.  Un team di ricercatori, ingegneri e sviluppatori lavora a soluzioni per integrare sempre di più le persone e le cose, attraverso la UC (Unified Communication, ossia i classici dispositivi mobili), e la loT (Internet of Things che consente di portare nel mondo digitale gli oggetti di uso quotidiano e interagire con loro). Una di queste soluzioni è, appunto, LampaDotta®. Oltre a questa, ad oggi Tecnojest vanta altri 5 brevetti riconosciuti come innovativi e di utilità, sia in Italia che all’estero.

Nel 2020, con il lockdown dovuto al COVID-19, l’azienda si è trovata di fronte al blocco operativo con l’impossibilità di evadere gli ordini. Allo stesso tempo, però, l’azienda ha continuato acquisire nuovi ordini, in particolare quelli derivanti dall’accordo quadro con un primario operatore telefonico nazionale nell’ambito della Convenzione Consip Centrali Telefoniche CT8, finalizzata ad accelerare la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni. Questo gap ha impattato negativamente sulla liquidità aziendale portando all’incremento delle necessità finanziare.

Utilizzando il Fondo di garanzia per le PMI, gestito da Mediocredito Centrale per conto del Ministero dello sviluppo economico, l’azienda è riuscita ad accedere a un finanziamento bancario di 320 mila euro, garantito con una copertura pari al 90%. Questo ha consentito di disporre della liquidità necessaria per dare continuità regolare all’operatività aziendale, oltre che poter avviare nuovi progetti di Ricerca e Sviluppo ed evadere gli ordini correnti.

«Grazie all’accesso al credito bancario – afferma l’amministratore unico Berardo – stiamo portando avanti un nuovo progetto denominato Social Energy che rappresenta la prossima sfida verso l’innovazione: la realizzazione di colonnine di ricarica per autovetture elettriche che agiranno in maniera integrata con una piattaforma avanzata, affinché l’utente possa interagire utilizzando tutte le funzioni di Comunicazione Unificata, di Gestione energia e automazione nell’ottica della sostenibilità energetica».

Risparmio energetico

MEDIOCREDITO CENTRALE
per la sostenibilità ambientale

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