Anche durante il periodo della pandemia il flusso di alcune merci non si è interrotto. Prodotti chimici, petrolchimici e petroliferi hanno continuato a viaggiare per le nostre strade per assicurare la necessaria continuità delle attività produttive. È quello che si può evincere dall’esperienza di CIPAA, una piccola azienda con sede a Popoli in provincia di Pescara, specializzata nel trasporto per conto terzi di questi materiali, molti dei quali sono classificati dalla normativa vigente come merci pericolose. “Nel 2020 abbiamo registrato solo un calo molto lieve dell’attività che già nell’anno in corso è ripresa a ritmi normali”, ci racconta Maurizio Ciccotelli, presidente dell’azienda che nel 2020 contava 41 dipendenti e 11 milioni di fatturato.
Per il futuro l’obiettivo è quello di crescere ancora e di acquisire nuove tratte. Per questo il parco degli automezzi deve essere continuamente rinnovato. La pandemia non ha interrotto questo processo di crescita. Tra gennaio e ottobre 2021 la CIPAA si è rivolta tre volte al Fondo di garanzia per le PMI, gestito da Mediocredito Centrale per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. Complessivamente ha ottenuto 1,46 milioni di finanziamenti utilizzati per l’acquisto di trattori e semirimorchi.
“CIPAA – prosegue Ciccotelli – è specializzata nel trasporto di acqua ossigenata, alcool ed ipoclorito di sodio, sostanze utilizzate in molti prodotti igienizzanti e disinfettanti di cui si è fatto largo uso in questo periodo. Inoltre siamo fra i pochi in Italia ad avere mezzi idonei al trasporto di acido peracetico, la CIPAA ne possiede tre delle circa dieci presenti in Italia, e clorito di sodio, prodotti utilizzati nella potabilizzazione delle acque”.
L’intero sistema di trasporto delle merci pericolose è sottoposto ad una stretta regolamentazione, principalmente attraverso l’accordo internazionale ADR, siglato nel 1957 e aggiornato ogni due anni. Oltre a una dettagliata definizione delle merci pericolose, le norme prevedono precisi doveri per ogni soggetto coinvolto nel trasferimento di questi prodotti (mittente, caricatore, trasportatore, destinatario) e un’attrezzatura specifica per i mezzi di trasporto in base alle classi di materiali movimentati. È richiesta inoltre una manodopera specializzata: l’autista deve essere in possesso di una patente ADR, da rinnovare ogni cinque anni, ottenuta dopo un corso specialistico.
“La nostra azienda – ci racconta ancora Ciccotelli – è nata come consorzio negli anni Settanta, ma si è trasformata in SRL nel 2014 per gestire al meglio la complessità dell’attività. Il cambio di forma societaria, consentendo di avere mezzi di proprietà, ha portato all’incremento di fatturato e redditività attraverso una ottimizzazione nella gestione del parco mezzi che comprende 28 trattori stradali e 76 semirimorchi differentemente attrezzati in base alle merci da trasportare”. Nel 2015, inoltre, l’azienda abruzzese ha creato una rete con una serie di piccole aziende monoveicolari, a oggi 26, che lavorano in via esclusiva per la CIPAA per rendere più flessibile e più coerente alle esigenze del mercato l’offerta di trasporto merci. All’interno della propria sede CIPAA ha anche realizzato un impianto di lavaggio per la bonifica delle cisterne con annesso depuratore di tipo chimico-fisico e biologico per utilizzo proprio e di terzi: l’unico in Abruzzo, tra i pochi nel Centro Italia.
Nel 2020 i mezzi di CIPAA hanno trasportato 385 mila tonnellate di merce percorrendo 8,5 milioni di km, soprattutto nel Centro Sud, ma senza trascurare il resto d’Italia e i collegamenti con i paesi esteri. Il trasporto per conto di imprese con sede in Europa, principalmente Austria, Germania, Francia e Spagna, ha assicurato il 16% del fatturato.
