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da BEI 50 milioni a MCC per Pmi e Midcap del Sud

Italia, Covid-19: da BEI 50 milioni a MCC per Pmi e Midcap del Sud

Cinquanta milioni di euro di nuove risorse per PMI e Midcap italiane in arrivo da Banca europea per gli investimenti (BEI) e Mediocredito Centrale (MCC) per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

È l’effetto dell’Accordo annunciato oggi tra la Banca della UE e la banca pubblica italiana dedicata al sostegno delle piccole e medie imprese localizzate soprattutto nel Sud Italia. Sulla base dell’Accordo, la BEI mette a disposizione di MCC 50 milioni dedicati a Pmi (imprese fino a 250 dipendenti) e Midcap (fino a 3 mila dipendenti).

La nuova linea di credito, finalizzata a fronteggiare l’emergenza in corso, prevede sia il finanziamento di nuovi progetti d’investimento, con durata massima di cinque anni, che la copertura del fabbisogno di capitale circolante, in considerazione della fase eccezionale che il tessuto economico italiano sta vivendo. Nel dettaglio, possono rientrare i contributi previdenziali, le spese amministrative e altri costi operativi nonché le linee di credito multifunzionali, anche se si tratta di proroga o rinnovo di prestiti di capitale circolante. Rimangono escluse le sole operazioni puramente finanziarie e/o immobiliari.

I prestiti sono rivolti a progetti di imprese attive in tuti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, commercio, turismo, servizi e industria.

Grazie alla collaborazione con il Mediocredito Centrale i vantaggi delle risorse BEI in termini di durata dei prestiti e basso livello dei tassi di interesse saranno a disposizione delle aziende di piccole e medie dimensioni principalmente del Sud Italia, un’area in cui oltre al comparto manifatturiero sono presenti anche filiere produttive interconnesse con l’industria nazionale e internazionale, come ad esempio le molte attività del settore dell’automotive”, ha detto Dario Scannapieco, Vicepresidente della BEI.

L’Accordo siglato da Mediocredito Centrale e dalla BEI rappresenta uno strumento importante a disposizione delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno che, partendo da una situazione di svantaggio competitivo, hanno subito più duramente gli effetti dell’emergenza sanitaria in corso. Sostenere le filiere produttive e gli investimenti in questa area del territorio nazionale significa, per effetto delle interdipendenze fra Nord e Sud, produrre una spinta propulsiva per l’intero sistema Paese. Un effetto moltiplicatore e virtuoso che mostra quanto la crescita dell’Italia non possa fare a meno di un Sud più solido e competitivo e quanto quest’ultimo svolga un ruolo strategico per le politiche di ricostruzione e rilancio post emergenza”, ha dichiarato Bernardo Mattarella, AD di Mediocredito Centrale.

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