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Gruppo Mediocredito Centrale, approvati i risultati al 30 settembre 2024. Confermata la crescita del Gruppo con un utile a 57,4 milioni

Il Consiglio di Amministrazione di Mediocredito Centrale ha approvato in data odierna il Resoconto intermedio di gestione individuale e consolidato di Mediocredito Centrale al 30 settembre 2024.

  • Utile netto consolidato dei primi nove mesi del 2024, pari a 57,4 milioni, rispetto a 19,2 milioni al 30/09/2023. Il risultato consolidato rileva la positiva performance di tutte le banche del Gruppo, con la Capogruppo MCC che ha conseguito un utile di 19,7 milioni (rispetto a 4,3 milioni al 30/09/2023), BdM Banca, proseguendo il trend già evidenziato nei trimestri precedenti, ha registrato un utile di 18,55 milioni (rispetto a 0,4 milioni al 30/09/2023) e Cassa di Risparmio di Orvieto ha rilevato un utile di 9,3 milioni (rispetto a 5,8 milioni al 30/09/2023). Al risultato aggregato delle tre banche, pari a 47,6 milioni, si aggiungono effetti positivi di consolidamento per 9,8 milioni.
  • +25% il margine di interesse, pari a euro 260 milioni rispetto a euro 208,5 milioni al 30/09/2023, grazie al positivo andamento dei tassi di interesse di mercato.
  • +7,1% commissioni nette pari a 127 milioni rispetto a 119 milioni al 30/09/2023. In crescita le commissioni da servizi di investimento (+17%) e da gestione delle garanzie pubbliche (+22%).
  • +20,1% il margine di intermediazione, pari a 394 milioni, rispetto a 328 milioni al 30/09/2023.
  • Riduzione del cost income dal 75,1% al 30/09/2023 al 67,2% al 30/09/2024.
  • Stabili gli Impieghi netti a clientela, pari 9,68 miliardi (rispetto a 9,71 miliardi al 31/12/2023). Continua il supporto all’economia: erogati nei primi nove mesi più di 1,3 miliardi di euro, a favore del tessuto imprenditoriale e delle famiglie.
  • Grado di copertura dei crediti deteriorati su base aggregata in crescita al 45,2% (44,1% a fine 2023) grazie all’incremento degli accantonamenti in coerenza con il programma di derisking. Stabile l’NPL ratio lordo, pari al 7,9% (7,8% al 31 dicembre 2023) e netto, pari al 4,5% (4,6% a fine 2023). Escludendo i titoli deteriorati coperti da GACS, la copertura dei crediti deteriorati sale al 52,4% (51,2% al 31/12/2023), l’NPL ratio lordo è pari al 7,0% e l’NPL ratio netto è pari al 3,5%, entrambi stabili rispetto al 31/12/2023.
  • Riserva da valutazione in netto miglioramento da -49,8 milioni al 31 dicembre 2023 a -16,8 milioni al 30/09/2024, con effetto positivo sul patrimonio di 33 milioni.
  • Solida posizione di liquidità, con LCR al 189,5% e NSFR > 100%.
  • Collocata dalla Capogruppo nel mese di settembre una emissione obbligazionaria “social” da 400 milioni di euro a 5 anni, con ordini superiori al doppio dell’offerta.
  • Crescita dei coefficienti di solidità patrimoniale: CET1/Tier1 ratio al 15,27% (rispetto al 13,03% al 31/12/2023) e Total Capital ratio al 16,58% (rispetto al 14,23% al 31/12/ 2023) che recepiscono il computo dell’utile netto di periodo nel capitale primario di classe 1 (CET1). I ratio risultano ampiamente superiori ai requisiti SREP fissati dall’Autorità di vigilanza, anche considerando i requisiti aggiuntivi introdotti dal SyRB1.

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