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Caseificio Andriese

Caseificio Andriese, trasformare il latte nell’oro bianco di Puglia

Onofrio Perina, almeno tre volte a settimana, parte nel pomeriggio da Barletta alla guida del suo camion e va a Bressanone per acquistare il latte. Siamo nel 1974, anno in cui inizia la sua attività fondando la “Lattanzio Lucia”, una piccola azienda a conduzione strettamente familiare. La strada per arrivare in Alto Adige è lunga ma lì si trova il latte che, secondo Perina, ha le giuste qualità per ottenere latticini di ottima qualità che lui stesso produce durante la notte. Durante il giorno, invece, la moglie Lucia si occupa della vendita al bancone dei prodotti dell’azienda.

Gli affari vanno bene. Arrivano i primi dipendenti, l’apertura di un negozio e di una nuova sede produttiva. Il salto di qualità, però, arriva negli anni Ottanta. La produzione tocca i 250 quintali al giorno e la vecchia azienda si trasforma, nel 1987, nella “Perina Onofrio – Caseificio dell’Andriese – Bontà Genuina” acquistando una nuova sede tuttora quartier generale dell’azienda. Negli anni Novanta l’attività si consolida e nel 1996 la famiglia decide di costituire una società guidata da tutti i figli di Onofrio Perina. A partire dal 2005 Dina si occupa dell’amministrazione, Giuseppe della produzione, Pasquale ed Angela dell’attività commerciale. Oggi l’azienda, con 400 quintali di produzione giornaliera e 66 dipendenti, è una solida realtà del panorama caseario nazionale, in ascesa anche sul mercato internazionale, in particolare Stati Uniti, Ungheria, Croazia, Spagna e Francia.

La capacità di guardare avanti e di rispondere alle sfide del mercato si misura anche durante le congiunture economiche sfavorevoli, come quella che stiamo attraversando a causa della pandemia e poi della guerra. Ed è proprio in questo difficile periodo che il progetto imprenditoriale dell’impresa trova il supporto del Fondo di garanzia gestito da Mediocredito Centrale per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. Nel 2021, infatti, l’azienda ottiene un finanziamento per liquidità di 1,5 milioni di euro della durata di 6 anni, che prevede anche la rinegoziazione di due precedenti prestiti, garantito al 80% dal Fondo.

“Pur con le dovute evoluzioni, lo spirito dell’azienda è rimasto lo stesso e gli insegnamenti di nostro padre sono ancora oggi la strada maestra che percorriamo con amore per il nostro lavoro, dote che ha saputo tramandarci e che costituisce il vero tesoro della nostra azienda – ci spiega l’Amministratore Unico Giuseppe Perina -. Nel tempo abbiamo costruito progressivamente la nostra ottima reputazione valorizzando, con sapienti politiche aziendali, il patrimonio umano e di conoscenza rappresentato dai mastri casari che, depositari di un’antica tradizione, con abilità manuale lavorano il latte trasformandolo nell’oro bianco di Puglia: burrate di Andria IGP, mozzarella, stracciatella, nodini, scamorza e ogni tipo di squisite e genuine bontà a base di latte”.

L’attenta selezione delle materie prime e l’artigianalità del processo produttivo sono due elementi distintivi del Caseificio Andriese. L’uso del latte crudo, per esempio, garantisce un sapore impossibile da ottenere con il latte pastorizzato comunemente utilizzato che, trattato termicamente, appiattisce il gusto. La famiglia Perina ha inoltre deciso di mantenere in attività l’antica bottega, dove il lavoro è tutto a carattere artigianale e si producono quantità limitate destinate ai punti vendita. Anche nel secondo polo produttivo di via Andria, che ha un’impronta più industriale, burrate, nodini, stracciatella e scamorza continuano a essere fatte completamente a mano, come testimoniato dalle forme non sempre uguali e regolari.

Artigianalità e innovazione non sono però in contrasto. L’azienda, sottolinea infatti Perina, ha sempre lo sguardo proteso al futuro con investimenti in beni strumentali, apparecchiature moderne e impianti degli stabilimenti, funzionali al miglioramento costante dei processi produttivi. Senza dimenticare una costante attenzione alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza e al benessere dei dipendenti. “Raggiungere le tavole degli italiani con bontà genuina – conclude Perina – è un orgoglio, una vocazione che continueremo ad onorare con massimo impegno, serietà e dedizione, nel rispetto dei consumatori che dimostrano giornalmente la loro stima nei nostri confronti”.

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