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Calispa MCC storie

Calispa, dalla coltivazione dei pomodori all’export di conserve

Prima coltivatori di pomodori, poi piccoli produttori nel settore conserviero e infine imprenditori che conducono attività industriali più strutturate. Una storia abbastanza comune nel salernitano in cui è l’ultimo passaggio quello più difficile. Un passaggio che è riuscito a Calispa, una delle principali aziende dell’area specializzata nella produzione di conserve di pomodoro. Società per azioni che appartiene per intero alla famiglia Di Leo, l’azienda è guidata da un suo componente, Gianluigi, amministratore delegato non ancora quarantenne, nipote del fondatore Attilio Avino. Calispa nasce nel 1966, ma l’attività familiare di coltivazione e produzione di pomodori è iniziata ancora prima, nel 1954. Coltivazione che prosegue ancora nelle tenute di proprietà situate nei comuni dell’agro sarnese-nocerino (in provincia di Salerno) e nella zona di Brindisi dove si producono, rispettivamente, il San Marzano DOP dalla tipica forma allungata e il marzanino, una via di mezzo fra lo stesso San Marzano e il pomodoro dattero, dal quale discende. Il resto della materia prima viene acquistata da altri coltivatori, tuttiitaliani, per soddisfare una capacità produttiva, pari a 120.000 tonnellate di pomodoro fresco trasformato, derivante da due stabilimenti, entrambi situati nella provincia di Salerno, il primo a Castel San Giorgio il secondo, acquisito nel 2018, a Mercato San Severino.

“La terra – ci racconta Gianluigi di Leo – rimane la matrice essenziale per una produzione di qualità. Poi c’è l’accurata selezione delle materie prime effettuata sin dall’arrivo del pomodoro negli stabilimenti, il rigido sistema di controllo messo in campo dai nostri tecnici, la trasformazione del prodotto che utilizza la più moderna tecnologia. Tutto questo ci consente di assicurare un’alta qualità delle nostre conserve e di garantire la necessaria sicurezza alimentare al consumatore finale”.

I risultati si vedono, a partire dal trend positivo del fatturato negli ultimi anni: 50,2 milioni nel 2020, 56,4 nel 2021 e 60 nel 2022. E dire che il periodo non è tra i più facili per il settore. C’è l’onda lunga dei cambiamenti iniziati con i lockdown dovuti al COVID: minore peso del settore Ho.Re.Ca (hotel, ristoranti e caffè) a fronte di una crescita del mercato retail, che prevede formati mediamente inferiori, con il conseguente adeguamento delle catene produttive. Nella campagna del 2022 in Italia, inoltre, sono state trasformate circa 5,5 milioni di tonnellate di pomodoro, con una riduzione del 10% rispetto ai risultati record dell’anno precedente. A pesare in particolare l’incremento dei costi energetici.

“In un periodo difficile quale era quello caratterizzato dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina – racconta Di Leo – abbiamo potuto effettuare un approvvigionamento di scorte di materie prime a lenta rotazione quali il vetro, la banda stagnata ed il cartone, spuntando in fase di acquisto un significativo margine, grazie a un finanziamento che ci ha proposto Mediocredito Centrale a marzo 2022 con una durata maggiore rispetto ai classici fidi di campagna a 12 mesi. Si è trattato di un chirografario a 36 mesi di 2,5 milioni a sostegno del capitale circolante”.

Nell’ottobre dello stesso anno Mediocredito Centrale ha deliberato un’operazione di Factoring con un plafond di 3 milioni di euro per la cessione pro soluto dei crediti di Calispa. Da poco, infine, l’azienda ha perfezionato con MCC un ulteriore finanziamento di 2 milioni a 48 mesi per capitale circolante finalizzato anche a sostenere i nuovi canali di business come la cosiddetta “linea verde”, cioè la produzione di legumi.

Calispa ha da tempo avviato un ingente programma di investimenti utilizzando anche le agevolazioni previste dai Contratti di sviluppo con i quali Invitalia sostiene gli investimenti di grandi dimensioni in molti settori economici, compreso l’agro-industriale. Nel 2014 l’azienda ha firmato il primo contratto di sviluppo e avviato un piano di investimento per aumentare la capacità produttiva dello stabilimento di Castel San Giorgio. E’ del 2021 il secondo contratto di sviluppo utilizzato per ampliare l’attività con il nuovo stabilimento di Mercato San Severino.

I significativi investimenti di Calispa sono finalizzati a rafforzare la produzione di conserve di pomodoro e introdurre nuove linee per la produzione di legumi. Queste ultime integrano il suo business destagionalizzando la produzione che, per quanto riguarda il pomodoro, si completa grossomodo nei mesi compresi da giugno e settembre. La cosiddetta “linea rossa”, la trasformazione dei pomodori, rimane comunque il principale business che si articola in prodotti a marchio Calispa, in quelli di alta gamma a marchio “Nobile” e, infine, nella produzione per conto terzi. Una produzione che, complessivamente, può vantare un assortimento ampio e profondo (prodotti speciali, biologici, free from, veggie) e che trova un significativo sbocco di mercato anche fuori dai confini nazionali: il 33% del fatturato deriva infatti dall’export in Giappone e Corea, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Canada, Germania, Regno Unito, Belgio, Olanda e Svizzera.

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