Era il 2018 quando Federica Novella ha presentato la domanda per gli incentivi di Resto al Sud. La giovane imprenditrice, nata nel 1994 e residente a Mineo in provincia di Catania, ha costituito il 13 marzo successivo la sua impresa individuale denominata MoSe, un acronimo che sta per Modern Sensation. “L’impresa – spiega Federica – nasce come laboratorio di Stampa 3D e progettazione di Video Projection Mapping per coniugare l’arte con la tecnologia più avanzata e per rendere la creatività qualcosa di tangibile”.
Per realizzare il suo progetto Federica Novella ha ricevuto un finanziamento complessivo di 36.500 euro: 23.700 euro di finanziamento a tasso zero, concesso da Mediocredito Centrale e coperto all’ 80% dal Fondo di Garanzia, più 12.800 euro di contributo a fondo perduto erogato da Invitalia.
E’ stato così possibile acquistare arredamenti d’ufficio e di laboratorio, hardware di stampa e video mapping, software di stampa e progettazione oltre che sostenere spese per opere edili e per capitale circolante.
Ad oggi MoSe sta per compiere due anni, ha un nuovo collaboratore e, nonostante nel periodo successivo al suo primo anniversario abbia subito un momento di stasi causato dell’emergenza sanitaria da Covid 19, continua a essere un laboratorio di idee da realizzare, provando a conciliare anche in un momento difficile la creatività con le richieste e le esigenze dei clienti.
Se da un lato ci siamo ritrovati a dover mettere in un cassetto i contratti, dall’altro la stampa 3D ha portato al raggiungimento di ottimi risultati. Non solo da un punto di vista economico, grazie alla richiesta di realizzazione di oggettistica varia – si va da lampade a oggetti di arredo, fino alla realizzazione di componenti meccaniche di pezzi di sostituzione – ma soprattutto da un punto di vista umano, perché proprio la stampa 3D ci ha permesso di poter essere d’aiuto in questo momento di crisi al sistema sanitario. Proprio grazie alla stampa 3D MoSe ha potuto aiutare chi in questi mesi è stato colpito da forme acute di Covid-19.
Nei mesi di lockdown, infatti, la produzione non si è arrestata ma è proseguita. L’azienda è stata impegnata nella realizzazione delle valvole da donare in forma totalmente gratuita agli ospedali della Sicilia.
La possibilità di poter essere d’aiuto con il nostro lavoro, in un momento storico che mai dimenticheremo, ci ha resi orgogliosi e ci ha dato una motivazione in più per credere nella nostra passione e in ciò che ogni giorno facciamo. In questi mesi, dunque, proseguiremo con l’attività di stampa 3D, dal momento che non sarà possibile scendere in campo con gli altri servizi offerti. Tuttavia, continuiamo a nutrire anche gli altri settori aggiornandoci perché non appena sarà possibile vogliamo che le idee che oggi abbiamo in cantiere diventino reali.